... Una piccola teoria...
"La gente tende a notare i colori di una giornata solo all'inizio e alla fine, ma per me è chiaro che in un giorno si susseguono un'infinità di sfumature e tinte, in ogni istante. Una singola ora può essere composta da migliaia di colori diversi. Gialli cerei, azzurri plumbei. Tenebrosa oscurità".
(Da "Storia di una ladra di libri").
Oggi ritorno a scrivere dopo una lunga pausa durata tre mesi e lo faccio con una prepotente voglia di gettare fuori pensieri inespressi durante questo arco di tempo. Talvolta permettiamo agli impegni della quotidianità di sopraffarci, di spegnere il nostro spirito creativo. Se ne valesse la pena non sorgerebbero problemi, ma il punto è esattamente questo: ne vale davvero la pena?
Quale è il modo più giusto di agire: secondo il dovere verso gli altri o secondo il piacere verso noi stessi? In un giorno e' proprio vero che si susseguono un'infinità di sfumature e tinte, che non tutte le persone però ascoltano fino in fondo. Tali sfumature corrispondono ai nostri stati d'animo. Capita infatti che di minuto in minuto passiamo da uno stato di sovraeccitante follia ad un altro di delirante malinconia. Nel momento in cui però le tinte scure cominciano ad addentrarsi con sempre più insistenza, minacciose come l'arrivo di un temporale, ecco che bisogna riuscire a trovare il coraggio di scavare dentro noi stessi per cercare di individuarne le cause. Almeno per una volta nella vita bisogna riuscire a fare non ciò che è giusto per gli altri ma ciò che potrebbe renderci felici. Partire, lasciare un lavoro, ricominciare... Non esiste cosa più sbagliata che diventare schiavi dell'abitudine. Non è vero infatti che chi si accontenta gode. Chi si accontenta muore lentamente dentro, giorno dopo giorno, soffocato dalla propria insoddisfacente quotidianità. E allora facciamolo pure questo salto nel vuoto e freghiamocene se nel farlo avremo tutti contro o se qualcuno non condividerà le nostre scelte. Ciò che conta veramente è riuscire a vivere ogni singola sfumatura della giornata, trovare il sole che è nascosto dentro di noi, di modo che la pioggia non possa mai più coglierci impreparati oscurandoci quella luce che tanto faticosamente abbiamo guadagnato.
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