Ieri si è tenuto il Referendum costituzionale e come era auspicabile a vincere è stato il No. Renzi ha mantenuto la propria parola e si è dimesso e adesso l'Italia è nuovamente un paese nelle mani di nessuno. Non che fino ad oggi le cose siano state tanto diverse. Siamo sempre stati un paese in mano a dei politici che, anziché pensare al benessere del popolo, hanno sempre agito per il proprio tornaconto personale. Lo ha dimostrato il fatto che l'Italia negli ultimi due anni sia stata governata da un Presidente del Consiglio che il popolo non aveva eletto. Siamo o no un paese democratico? Dovremmo o no decidere noi chi dovrebbe governarci?
Il prevalere del No credo sia stato l'ennesimo sintomo di protesta da parte di un popolo che ha voluto dichiarare il proprio malessere. Quando Renzi ha dichiarato che se fosse stato il No a vincere avrebbe dato le proprie dimissioni, gli italiani hanno immediatamente colto la palla al balzo votando non per ciò che realmente si era chiamati a votare, ovvero la modifica della Costituzione, quanto per mandare a casa Renzi e il suo governo. Una piccola percentuale ha realmente votato pensando alla nostra Costituzione che vige dal 1948, il resto ha votato No affinché Renzi si dimettesse, mentre pochi sostenitori del Si volevano appoggiarlo, il resto voleva solamente osteggiare il Movimento a 5 stelle. Il discorso di commiato di Renzi mi ha suscitato un po' di tenerezza, però alla fine penso che egli stesso con questa sua proposta di riforma pessima si sia messo in croce.
A conclusione vorrei dire che il Referendum tenutosi ieri lo definisco un plateale coro di protesta anti-Renzi e voglio dare cionostante un grande plauso al popolo italiano per aver dimostrato che votare prima di essere un dovere è per noi un diritto importante. La nostra Costituzione è bella così com'è, non va cambiata. A cambiare devono essere le teste di tutti questi pseudo-politici.
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