La storia riprende le vicende della famiglia Portokalos tredici anni dopo da dove l'avevamo lasciata, ma adesso ancora più rumorosa e allargata. Toula e Jan hanno ora una figlia adolescente che sta per partire per l'università, sennonché Toula che tanto soffriva nell'avere una famiglia invadente è diventata come i suoi genitori, una madre-chioccia, che non vuole la figlia parta per andare a studiare lontano da lei. Nel frattempo si scopre che i genitori di Toula, Maria e Gus, non sono legalmente sposati, per cui urge organizzare questo nuovo matrimonio. Maria sembra prendere tuttavia la palla al balzo ed è incerta se rinnovare o meno le promesse di nozze, dopo anni e anni trascorsi interamente dedicati alla famiglia.
L'intreccio del film prende spunto da queste vicende con una serie di episodi divertenti e battute piene di ironia. Questa famiglia greca è molto rumorosa, ma al tempo stesso unita, anche per un piccolo starnuto infatti tutto il clan corre in aiuto, e ricorda molto le tipiche famiglie italiane del sud.
Il film sembra comunque a mio avviso lanciare tre messaggi importanti:
1. E' l'unione della famiglia che nella vita fa la forza, vale a dire insieme si supera tutto;
2. Sembra che siano gli uomini a portare avanti l'intero clan, mentre in realtà sono le donne ad essere i motori portanti e dunque sono esse che decidono davvero;
3. Il modello della madre-chioccia finisce con l'allontanare i figli da se'. Una madre deve capire quando è arrivato il momento in cui gli uccellini devono abbandonare il nido per sorvolare con le proprie ali verso nuovi cieli. Solo allora questi ultimi dimostreranno un nuovo attaccamento alla famiglia e non prima.
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